Globa Identity design
Globa è una società di servizi che opera in diversi settori che spaziano dall’ingegneria alla geologia.
Nello specifico Globa si occupa di effettuare rilievi: operazioni che servono a raccogliere dati metrici sul territorio (come forma e posizione).
Oltre ad effettuare rilievi, l’azienda si occupa anche di consulenze in ambito geologico ed ingegneristico.

Obiettivi del progetto
Il primo obiettivo da raggiungere era trovare il nome aziendale. Un nome Italiano che potesse essere facile da pronunciare e memorizzare anche su territorio internazionale.
Il secondo obiettivo era progettare una brand identity forte, moderna e riconoscibile che valorizzasse i punti di forza e i valori aziendali.

Qui ci sono una serie di parole chiave riassuntive del progetto, che ho utilizzato per trovare idee e tra queste, ce ne sono quattro che sono state decisive.
La prima è Globo: per me è stata importante perché mi ha permesso di trovare prima l’idea per il nome e dopo anche l’idea per il logo. Ed è una parola che ha a che fare con la geologia quindi con il settore di riferimento.
La seconda è 360: è stata importante perché riassumeva un po’ il concetto di completo (quando un servizio è completo, è un servizio a 360 gradi).
La terza è team: Il team è un’aspetto fondamentale per questa azienda, perché è proprio quello che le permette di offrire un servizio completo.
L’ultima è drone: non particolarmente rilevante a livello concettuale ma era un aspetto importante per il cliente, quindi era giusto tenerlo in considerazione.

Perché ho scelto il nome Globa per questa azienda?
Beh, prima di tutto perché è un nome breve (e un nome breve è facile da memorizzare e da pronunciare).
E poi perché racchiude in modo sintetico la filosofia aziendale: Globa deriva da globale e una cosa globale è una cosa completa.
Ha un’attinenza anche con il settore, perché una delle tipologie di rilievo è il rilievo globale.
E poi anche a livello semantico evocava sensazioni affini alla filosofia del brand: Globa evoca l’immagine di un’azienda strutturata, innovativa e proiettata verso il futuro.

I Colori
I colori sono un aspetto fondamentale per un’identità visiva, perché permettono di differenziare il brand e permettono di trasmettere dei concetti delle sensazioni.
Per questo brand volevo un aspetto estremamente tecnico e professionale.
Quindi mi sono ispirato ai colori delle attrezzature tecniche che vengono utilizzate nei cantieri per effettuare i rilievi. Queste attrezzature sono contraddistinte dai colori giallo e nero, due colori che generano un contrasto notevole.

Da qui ho estrapolato il primo colore, che ho definito giallo tech.
Il giallo è un colore molto positivo e questa particolare tonalità, secondo me, conferisce al brand un aspetto brillante e dinamico.
Per richiamare l’aspetto tecnico di cui parlavo prima però mi serviva un secondo colore, un colore che generasse un notevole contrasto, come il nero.
Il giallo, abbinato al nero spicca tantissimo, ma il problema è che non è una combinazione particolarmente caratterizzante, specialmente in questo settore. Molto tecnico, ma poco innovativo.

Per questo ho scelto come secondo colore il blu.
Una particolare tonalità che potremmo quasi definire un blu petrolio, che mantiene forte il contrasto, mantiene forte l’aspetto tecnico, ma differenzia il brand con un tocco di innovazione.
La Tipografia
Anche la tipografia gioca un ruolo importante in una brand identity.
Per il logo volevo una tipografia moderna, geometrica e tecnica.
Per trovarla sono andato nel 1970 e ho selezionato uno dei caratteri tipografici più belli e apprezzati di sempre: l’Avant Garde.
Un carattere fenomenale, innovativo nel 1970 e innovativo ancora oggi, perfetto per questo brand.
Per quanto riguarda i testi, ho trovato nel Poppins la scelta migliore per legarsi all’estetica del logo pur mantenendo un’ottima leggibilità.
Il Poppins secondo me si legava perfettamente al brand perché molto simile all’Avant Garde, ma molto più funzionale e molto più leggibile per i testi, specialmente sul web.
Essendo un Google font poi, è anche Open Source, quindi il cliente avrebbe potuto utilizzarlo nella sua immagine coordinata senza problemi e senza il bisogno di acquistare alcuna licenza.

Il Logo
Il concetto che sta alla base del mio progetto di logo e di tutta l’identità Globa è questo:
Un team che lavora insieme per offrire un servizio a 360°.

Volevo un design estremamente semplice, ma allo stesso tempo ricco di significato.
Quindi ho ragionato sulla rappresentazione sintetica del concetto di team: 4 elementi equidistanti, in piena sinergia tra di loro, che lavorano insieme.
Poi il concetto di 360 gradi, che per me trova la sua massima espressione nella semplicità, un cerchio.
Un cerchio che rappresenta il mondo, che rappresenta qualcosa di completo, di perfettamente armonico e funzionale.
Ho unito questi due concetti e ho aggiunto una componente dinamica alle forme, per dare movimento.
In questa sintesi, anche la figura del drone trova il suo spazio al centro del simbolo, nello spazio negativo.

Così è nato il logo di Globa, un logo minimale e pregnante, che attraverso forme semplici racconta la filosofia dell’azienda.
Quattro forme che lavorano insieme per formare un cerchio, qualcosa di completo.

Parlando invece della costruzione e delle proporzioni del logo, anche qui, volevo utilizzare la geometria.
Sia la costruzione del simbolo, che le proporzioni e le distanze dell’intero logo seguono delle proporzioni auree. Una tecnica che ovviamente non si presta ad ogni tipo di progetto, ma in questo caso è risultata estremamente funzionale.
Se ti interessa sapere di più su queste e altre tecniche per costruire un logo, puoi iscriverti al corso Logo Hero, il corso che ho realizzato insieme ai ragazzi di Grafigata.com.
Identità Visiva
Un progetto però, funziona quando tutto funziona, quindi vediamo l’intera identità visiva in azione:

Ho progettato i biglietti da visita utilizzando un’impostazione molto semplice ma funzionale.
Ho scelto il formato quadrato perché dava ampio spazio alla creatività.
Infatti sul fronte il logo si presenta con il nome del brand al centro e il simbolo tagliato, che quasi fuoriesce dal biglietto: il che conferisce molto più spazio alla composizione e (secondo me) risulta più d’impatto per un biglietto da visita.

Sulla cartellina invece ho lavorato più di creatività.
Ho pensato di realizzare sul fronte un pattern tipografico che ruota attorno alla parola globa e si lega concettualmente alle operazioni di rilievo.
Infatti nell’area centrale, le lettere diventano più spesse, quasi disegnando una sagoma circolare (in stampa le lettere più spesse sono state nobilitate in rilievo, così come anche il logo e il payoff).
Questo pattern tipografico mi ha dato l’idea per la landing page aziendale:

Qui viene ripreso lo stesso pattern (ovviamente declinato per funzionare bene su schermo) e la cosa bella è che dove passerà il mouse, le lettere diventeranno più bold.

Poi ovviamente la divisa aziendale, anche qui i colori svolgono un ruolo fondamentale nella riconoscibilità del brand e la polo offriva un tipo di personalizzazione secondo me molto efficace, pur rimanendo estremamente semplice.
